LA LEGGENDA DELL'ALABARDA DI
SAN SERGIO
La storia del manufatto
Il manufatto è conservato tra le reliquie - sopravvissute nel 1984 al saccheggio sacrilego che ha interessato gran parte degli oggetti preziosi - del tesoro della Cattedrale di San Giusto, a Trieste.
La cosiddetta "alabarda" di Trieste è una reliquia attribuita a San Sergio, martire cristiano del IV sec. d.C. La leggenda che circonda questo manufatto vorrebbe che la lancia sia caduta dal cielo nella città di Trieste, proprio nella notte del martirio del legionario romano, in seguito divenuto Santo. Sempre secondo la tradizione, questo sarebbe avvenuto in quanto, Sergio, di stanza nella città di Trieste ed in procinto di partire per l' Oriente, avrebbe promesso un suo segno in caso di morte.
Di fatto, l' alabarda è documenata solo a partire dal secondo quarto del XIII secolo, in quanto compare in forma stilizzata nelle monete coniate all'epoca del Vescovo Volrico de Portis (1233 - 1254). Negli statuti cittadini del 1350 è riprodotta in numerose miniature che la indicano quale simbolo del Comune di Trieste. Si trova infatti ricamata nelle vesti dei messi comunali, i preconi.
La reliquia ha subito alcuni tentativi di argentatura e doratura, secondo le tecniche dell' epoca in cui tali operazioni sono state condotte. Tali operazioni sono documentate almeno a partire dal 1600: gli esiti negativi hanno alimentato la leggenda della sua orgine prodigiosa.
La nostra ipotesi
Lo studio eseguito ha portato a formulare una ipotesi che collega l'alabarda di Trieste alla lavorazione metallurgica indiana (periodo di maggior lustro 300 a.C. ÷ 200 d.C.). sulla base delle proprietà riportate si ritiene che, con elevata probabilità, le caratteristiche macroscopiche del "Signum" siano da imputare ad una particolare lavorazione e composizione del metallo oltrechè ad una particolare atmosfera in cui la materia prima è stata prodotta.
Tale conclusione è stata raggiunta previa consulatazione delle proprietà chimico-fisiche e tecnologiche dei prodotti della siderurgia indiana antica, i quali mostrano molte caratteristiche in comune con quelle dell'alabarda.
E' stata investigata e rigettata la primitiva ipotesi di una origine meteorica dell'oggetto.
Galleria fotografica
COLLABORATORI ESTERNI:
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Da sinistra: Ing. Lorenzo Sterni,lo storico esperto di Medioevo Dr. Fulvio Colombo
RESPONSABILI DEL PROGETTO
Laureanda Mirta Sibilia